Questo è quello che risulta dallo studio condotto dall’endocrinologo dr. Paul Lee, pubblicato sulla prestigiosa rivista Diabetes lo scorso Giugno.
Dallo studio è emerso che chi vive a temperature al di sotto dei 20 gradi ha un metabolismo più sano e una presenza di grasso corporeo estremamente più equilibrata. Invece chi vive costantemente in ambienti dalle temperature più alte, presentano un abbassamento delle difese immunitarie e un rischio di obesità maggiore.
Questo studio fornisce anche una risposta al motivo per il quale la prevalenza di obesità è maggiore nei paesi del mondo sviluppato, dove il consumo di energia per il riscaldamento è sicuramente più alta, rispetto a quello dei paesi più poveri.
La ragione sta tutta nella presenza di due tipi di grasso nel corpo: il grasso bianco e il grasso bruno. Il primo, presente in tutti i soggetti adulti, tende a trattenere l’energia e a presentare i problemi tipici di un metabolismo non corretto; il secondo tende a liberarla ed è una riserva preziosa che aumenta con l’esposizione alle temperature più basse. Quindi vivendo in un clima al di sopra dei 20 gradi non si ha bisogno di utilizzare energie per la funzione termognica, e quindi il grasso invece di essere consumato viene accumulato, portando ad un aumentato rischio di sviluppare obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
Quindi per tenersi caldi durante questi periodi invece di aumentare le temperature di termosifoni e condizionatori, aumentate il consumo di minestre, minestroni, zuppe e vellutate, soprattutto a base di legumi, di verdure e ortaggi di stagione. Aumentate anche il consumo di tè e tisane che oltre a tenerci caldi ci aiutano a raggiungere la quantità di liquidi da assumere al giorno per restare in salute.
In questo modo non darete solo una spinta al vostro metabolismo basale, che sarà costretto a consumere più energie per tenervi caldi, ma aiuterete anche ad inquinare meno il pianeta. ⛄⛄⛄Soffrire il freddo fa bene⛄⛄⛄
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Dott.ssa Rosa Bifulco
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